IL Gotico

101_franciachartresLe cattedrali gotiche dunque, stravaganti ed utopistiche all’epoca della costruzione, (ma ancora ai nostri giorni) nascondono il segreto dell’energia racchiusa nella forma, la conoscenza del magico rapporto fra contenitore e contenuto…

Queste “dimore Filosofali” come le definì Fulcanelli, sono in effetti delle immense casse di risonanza. Vennero costruite esclusivamente su luoghi di potere, ben noti ai committenti. Il loro compito principale era (ed è tuttora) quello di catturare, concentrare ed amplificare l’energia, distribuirla nel proprio interno e poi proiettarla verso l’alto attraverso le numerose guglie e le torri. Svolgevano un’opera occulta di ridistribuzione di energia su un territorio molto vasto e ancora “vergine”. Un lavoro immenso… Così ne scrive Louis Charpentier in un brano che è pura poesia:

Ma quale doveva dunque essere la scienza di questi uomini progettisti e costruttori per riuscire a realizzare tali strumenti d’azione? Si capisce bene che questa pietra “così tesa che si potrebbe farla risuonare con l’unghia”, secondo l’espressione di Claudel, la riproduzione del dolmen e della utilizzazione delle sue correnti telluriche. Come nel dolmen la cattedrale a contatto con l’acqua del suo pozzo che, originalmente si trova al livello del coro.

Ma la cattedrale va ancora oltre. Essa s’innalza nell’aria. Essa s’immerge (e la costruiscono molto alta apposta) nelle correnti dell’aria nelle piogge del cielo, nei temporali e nei fulmini dell’atmosfera, nelle grandi correnti cosmiche.

Essa racchiude la luce, l’assorbe e la trasforma… di terra, d’acqua, d’aria e di fuoco! Quale athanor è mai stato più completo per realizzare la più bella delle alchimie umane? Perché si tratta proprio di alchimia. Si tratta proprio di trasmutazione, non di metallo ma di uomo.”