I male che ci controlla di David Icke

L’illusione di essere liberi va di pari passo con l’illusione di essere diversi. Vi pare una contraddizione? Ciò che intendo dire è che noi siamo unici e, al contempo, abbiamo l’errata convinzione di essere diversi. In ciò non vi è nessuna contraddizione.

Noi siamo unici all’interno della nostra coscienza multidimensionale, ma nell’ambito della limitata visione fornitaci dalla “Zona senza Grattacapi” (che è la società nella quale viviamo la democrazia) ci sono infinite “differenze” che noi chiamiamo dogmi e che in realtà non sono affatto differenti.
I seguaci del dogma cristiano pensano di essere diversi da coloro che sono schiavi del dogma ebraico.l rabbino fondamentalista pensa di essere diverso dall’ayatollah fondamentalista.

Ma non lo è.
Appartengono allo stesso sistema di pensiero, pur indossando una veste leggermente diversa.
Sono tutti prigionieri di un dogma e aspirano a convertire altri prigionieri affinché accettino quello stesso dogma.
Tutti usano le armi della paura, del senso di colpa e altre forme di imposizione per manipolare la gente ed allinearla col terrore.
Allinearla a se.
Che differenza c’è tra le suore di un convento cattolico che ricorrono alla paura e al senso di colpa per controllare il pensiero di bambini e giovani e un religioso ebraico o mussulmano che sfrutta la paura dell’inferno, della dannazione e le forti pressioni esercitate dalla famiglia per perseguire lo stesso fine? Risposta:
nessuna differenza. Sono vari aspetti dello stesso habitus mentale, ma credono di essere diversi a tal punto che i loro dogmi arrivano allo scontro fisico.
Sono tutti arroganti abbastanza da sostenere di conoscere la “volontà di Dio” e di essere stati prescelti per comunicare a tutti ciò che Dio vuole che crediamo.
Il povero vecchio Dio deve avere una propria linea di produzione che confezione le sue diverse “volontà”.
O è così, oppure Lui (è sempre un Lui) avrà il suo bel da fare a prendere una decisione.
Dio è sempre stato un po’ indeciso ma ora poi non è più sicuro di niente. Pretendo davvero che prendiamo per buona l’idea che un qualche Dio se ne stia seduto su di una nuvola a scegliere i suoi eletti a cui ordina di controllare e manipolare tutti gli altri?
Leggermente inquietante, un Dio confuso che guarda giù e sceglie i suoi eletti tirando a sorte e facendo amarabà-ciccì-coccò.
E a tutti dice che è dalla loro parte, così tutti si ammazzano nel Suo nome.
Fate attenzione pur nel suo stato confusionale un tema ricorre nelle decisioni di “Dio”: spaventate la gente perché essa si adegui.
Non potrebbe essere, magari, che queste variazioni sullo stesso tema non abbiano assolutamente nulla a che fare con “Dio” e la spiritualità, ma riguardino invece solo il desiderio di alcuni esseri umani di imporre un modello di vita a tutti gli altri? Oh come se potrebbe.
E’ sempre stato così nel corso di tutta la storia documentata e così continuerà ad essere finché non ci riapproprieremo della nostra forza, prendendo da soli le nostre decisioni e forgiandoci una realtà a nostra individuale misura.
Nessuno nasce cristiano, ebreo o mussulmano.

E’ una volta nata che la gente viene condizionata ad essere cristiana, ebrea o mussulmana.
Quando facciamo nostre le concezioni di qualcun altro, con tutto il relativo armamentario, e specialmente quando è la paura che ci spinge
a farlo, ci ritroviamo su una strada molto buia e pericolosa per noi stessi e per il mondo.
Ma pochi hanno imparato questa lezione dalla storia. Continuiamo a credere molto e a pensare troppo poco. Con l’intuizione poi “sentiamo” ancora meno. La rigidità e la manipolazione delle “fedi” (dogmi e pregiudizi) sono mezzi attraverso cui veniamo controllati.
Oggi alle soglie del XXI secolo, abbiamo ancora uomini con i collari e le tonache seduti intorno a un tavolo a decidere in cosa dovremmo o non dovremmo credere.
Miliardi di persone continuano ad essere controllate e limitate della loro devozione verso falsi idoli chiamati Papi, preti, arcivescovi, rabbini, ayatollah, e simili, lungo un largo spettro di credenze religiose spacciate e corrotte nel corso dei secoli dai detentori del potere e, cosa ancor peggiore, cercano di indurre gli altri a condividere la loro stessa religione.
E non appena qualcuno fa loro una domanda non difficile a cui, però, loro non sono in grado di rispondere, ecco che tirano fuori la risposta per i casi di emergenza, ossia “abbi fede”, o Dio non vuole farci sapere.
Non abbiamo imparato niente con il passare del tempo? E una volta superato lo stadio infantile della religione bell’e confezionata ci sono altri dogmi pronti ad irretirci, tra cui sopratutto dogmi politici, scientifici, ambientali e New Age.
Come accade anche nel caso delle religione, questi “opposti” sono semplicemente Habitus mentale.
Mi si dice che il comunismo (l’estrema sinistra) sia diverso dal nazismo (l’estrema destra). L’idea è assurda. L’estrema sinistra, simboleggiata da Stalin, crede nel controllo centralizzato, nella dittatura militare e nei campi di concentramento.
L’estrema destra simboleggiata da Adolf Hitler crede nel controllo centralizzato, nella dittatura militare e nei campi di concentramento. Notate una qualche differenza? Naturalmente no.
Una volta sollevata la cortina fumogena della retorica, destra e sinistra appaiono come la stessa cosa.
Eppure questi due “opposti” sono arrivati allo scontro armato e, ovunque nel mondo, i comunisti organizzano marce anti-naziste e i nazisti protestano contro i comunisti.
Un era dopo l’altra non c’è stato un conflitto tra opposti, ma tra versioni diverse dello stesso Habitus mentale, cioè il desiderio di imporre il proprio controllo sugli altri.
Durante la seconda guerra mondiale comunismo e nazismo non si sono combattuti per affermare la libertà; si è trattato piuttosto di una battaglia per decidere quale aspetto dello stesso sistema di pensiero avrebbe controllato le vaste terre dell’Europa orientale.
Vedo che i “socialisti” dichiarano di essere diversi dai “capitalisti”. Ma nel profondo del loro animo non lo sono. Il socialismo si propone di prelevare sempre “risorse” dalla Terra e usarle per produrre sempre più “cose” a spese del pianeta.
Il capitalismo si propone di prelevare sempre “risorse” dalla Terra e usarle per produrre sempre più “cose” a spese del pianeta.
Il socialismo crede che questa produzione debba essere controllata dai pochi che dettano le linee della politica economica. Il capitalismo crede nella sopravvivenza dei più forti, il che porta al controllo da parte dei pochi che dettano le linee della politica
economica.
In fondo si tratta di due facce della stessa politica di pensiero, eppure socialismo e capitalismo (l’economia di cartello) vengono raffigurati come due dogmi opposti che offrono visioni alternative alla società.
A destra vorrebbero fermare il libero flusso di informazioni che mette in pericolo il loro dogma.

A sinistra, i (Robot Radicali) cercano di danneggiare la reputazione di quelli che non sono d’accordo
con loro e impedire la libera espressione delle loro idee.
Notate nuovamente una differenza? Personalmente, mi è sempre capitato quasi sempre di rilevare atteggiamenti di matrice “nazista” in persone che si dichiaravano anti-naziste. E’ una, meraviglia osservare i fascisti anti-fascisti: la ginnastica mentale e l’auto inganno necessari per un tale habitus mentale superano ogni immaginazione.
All’interno di tutta la Zona senza Grattacapi del dogma religioso, politico, “scientifico” ed economico, ci si imbatte in questi “finti opposti” che si combattono e condannano a vicenda.
Negli Stati Uniti la principale opposizione alla Cospirazione Globale (che è quella che tiene il mondo prigioniero in questo stato) è rappresentata dal Movimento patriottico Cristiano. Troverete la stessa predisposizione mentale all’interno del Movimento Patriottico Islamico, del Movimento Patriottico Ebraico e così via.
Ma qual’è l’alternativa che loro propongono?

Il ritorno ad un dogma cristiano imposto e a una bandiera nazionale spiegata. Alcuni propongono l’impiccagione per chi sta dietro a tale cospirazione ed esortano il popolo a difendersi da sé, con le armi e la violenza.
Ma non si elimina una tirannide con un altra tirannide. Non si ferma la violenza con la violenza. E non si elimina un odio con un altro
odio ancora più grande, si raddoppia soltanto.
Ne si rimuovono le divisioni sventolando la propria bandiera, anteponendo le aspirazioni del proprio paese ai bisogni degli altri abitanti del pianeta e sostenendo che la propria nazione e il proprio popolo sono i migliori del mondo.
Si elimina la tirannide con la libertà per tutti; si pone fine alla violenza adottando un comportamento pacifico; si elimina l’odio con l’amore; si pone fine al dogma con la libertà di espressione; e si rimuovono le divisioni nel momento in cui ci si rende conto che
tutti noi facciamo parte di un unicum, siamo aspetti di quella stessa infinita coscienza che chiamiamo Dio.
All’interno della Zona senza Grattacapi le differenze tra le persone nei loro atteggiamenti e nelle loro reazioni fondamentali sono minime. Sono aspetti dello stesso branco. E’ fuori dalla Zona che scopriamo la nostra vera unicità.
All’interno le “differenze” vengono costruite ad arte per regalarci l’illusione della scelta e della varietà, altrimenti faremmo presto a renderci conto che l’umanità non è una massa informe di pensiero programmato e standardizzato.
Per questa ragione gli “uguali” sono raffigurati come “opposti”.
Ma si tratta solo di un raggiro. Non sono gli opposti che si combattono fra di loro ma i “finti opposti“.
L’opposto del desiderio di combattere e di imporsi è il desiderio di amare e liberare.
Questi opposti non potranno mai essere in lotta, perché uno dei due si rifiuterà sempre di lottare. La lotta non rientra in questo sistema di pensiero. Perciò quando vedrete un qualche conflitto
fisico e verbale, si tratta sempre di uno scontro tra aspetti dello stesso habitus mentale – finti opposti – e mai opposti nel vero senso della parola.
Sta qui il nucleo centrale della logica “dividi e governa“, cioè nel creare divisioni avvalendosi di differenze costruite ad arte, non realmente esistenti e nello scagliarle poi una contro l’altra.
Ricapitolando diremmo che l’umanità è in prigione perché:

a. Consegna la propria mente nelle mani di altri, rinunciando alla responsabilità e al potere di pensare di testa propria.

b. E’ logorata dalla paura, specialmente quella del giudizio degli altri, ossia la paura della diversità e dell’unicità.

c. cerca di imporre a tutti i propri dogmi e di negare il diritto di ciascuno di noi ad avere una visione personale ed unica.

Alla luce di ciò, le vie di fuga da questa Alcatraz globale appaiono tanto ovvie da lasciare senza fiato:

a. Pensare con la nostra testa e rifiutare che siano gli altri a dirci cosa fare, essere e dire.

b. Liberarci dalla paura, poiché essa è una nostra creazione.
Nessuno ci obbliga ad avere paura, siamo noi che lo vogliamo. Nessuno ci obbliga a nascondere la nostra unicità, siamo noi che lo vogliamo.
In modo altrettanto facile possiamo volere qualcos’altro.

c. Rispettare il diritto a credere in ciò che vogliamo e, punto cruciale, rispettare il diritto di tutti gli altri a fare lo stesso, liberi da pressioni, ridicolizza zioni, condanne e imposizioni di ogni tipo.
Nelle brevi affermazioni sopra riportate troverete i mezzi per trasformare questo mondo da una prigione in un paradiso. Non serve il colpo di un solo fucile, ne che si scavi una sola trincea e neanche
che si formi un nuovo “ismo” politico. Tutto ciò che si richiede è che tu rispetti il tuo diritto ad essere diverso, così come quello di chiunque altro.

Già è proprio così semplice.